DI SEGUITO UNA SINTESI DEGLI SCREENING DAL 2013 AL 2016

 

A partire dal 2016 vi sono solo 3 classi di rischio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCREENING PROGETTO ELISA PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELL'AMBLIOPIA

 

Il perchè di un nome

Il "progetto Elisa" prende il nome da una ragazzina, Elisa Raimondi, che attraverso il suo libro “Anche le principesse portano gli occhiali” ha portato alla luce il problema dell’ambliopia, che ha risvolti non solo medici ma anche psicologici.

Questo progetto prevede screening visivi gratuiti per individuare il rischio di ambliopia precocemente, quindi quando si possono prendere dei provvedimenti di prevenzione.

 

L'ambliopia nei bambini: fino a quando si può intervenire con successo

Se un neonato ha un difetto di vista rilevante, non vede bene, non vedendo bene, la funzione visiva non si sviluppa; se questo difetto viene individuato precocemente è sufficiente fare gli occhiali

Se viene individuato più tardi, ad esempio a 5 anni, si devono fare gli occhiali e mettere una benda occlusiva sull’occhio sano, per far lavorare quello “malato” e non si hanno sempre buoni risultati.

Se il difetto viene individuato più tardivamente, cioè dopo i 6-7 anni, nemmeno la bendina occlusiva potrà più essere efficace e il bambino manterrà la menomazione per tutta la vita.

La possibilità di individuare facilmente il difetto di vista discende dal fatto che sono stati messi in commercio nuovi strumenti che possono individuare tale difetto in pochi secondi con una ottima precisione.

 

 

CARATTERISTICHE DELLO SCREENING

Lo screening Progetto Elisa si rivolge ai bambini con età compresa tra i 10 e i 22 mesi

Si tratta di screening gratuiti eseguiti conformemente a un protocollo operativo ampiamente collaudato in anni di attività.

Tutte le persone coinvolte sono Medici Oculisti o Ortottisti e assistenti in oftalmologia.

L’esame a cui sono sottoposti i bambini è un’autorefrattometria binoculare, in grado di individuare i difetti più grossolani della vista, ma soprattutto di scoprire l’ambliopia che colpisce tre bambini su cento e che, se non curato entro i 4 o 5 anni, può portare ad una severa riduzione permanente della vista, generalmente monolaterale.

autorefrattometro binoculare

Il piccolo paziente viene accompagnato dalla mamma e preferibilmente viene lasciato sulla carrozzina; eventuali parenti si devono posizionare dietro al bambino ad esclusione del parente più stretto, la mamma oppure il papà che sarà a fianco del bambino.

Si esegue un esame con autorefrattometro binoculare per una o due volte (in base al risultato ottenuto)

Il referto dell’esame viene consegnato e spiegato da un medico oculista o da un’ortottista.

Ogni bambino dopo l’esame è inserito in una delle 3 categorie: verde, giallo e rosso. È una scala semaforica semplice e immediata
da capire dove:

– il codice verde è sinonimo di assenza di alterazioni
– il codice giallo individua difetti visivi ma non gravi
– il codice rosso evidenzia dei difetti visivi importanti a volte associati a una differenza diottrica tra i due occhi.

L’inserimento del bambino in una categoria si basa su una tabella dei valori di miopia, ipermetropia e astigmatismo e anisometropia per evitare e ridurre ogni tipo di influenza legata ad una possibile diversa interpretazione dei diversi operatori.

Il metodo utilizzato dal Progetto Elisa non ha ancora evidenziato pazienti che siano stati definiti come a basso rischio e che siano diventati ambliopi, e i pazienti che sono stati corretti anche nei casi più gravi non sono mai diventati ambliopi; è vero che non abbiamo ancora fatto studi longitudinali su grandi numeri ma in molti casi abbiamo potuto seguire i pazienti e vedere uno sviluppo favorevole della situazione senza mai fare alcuna cura antiambliopica.

Naturalmente uno screening dell’ambliopia non sostituisce una visita oculistica completa, dove il medico oculista valuterà anche altri problemi di salute dell’occhio, farà una diagnosi e, se necessario, prescriverà una correzione visiva o altre terapie.

 

Guarda i risultati di alcuni screening condotti secondo il protocollo del Progetto Elisa per la diagnosi precoce dell'ambliopia